Assegno di divorzio: è necessario valutare l’apporto alla formazione del patrimonio comune
La Cassazione con l’ordinanza n. 31359/2019 ribadisce un importante principio sancito dalla SU n. 18287/2018: l’assegno di divorzio va valutato secondo un criterio composito.
Il criterio si fonda sui principi costituzionali di pari dignità e di solidarietà che permeano l’unione matrimoniale anche dopo lo scioglimento del vincolo.
L’assegno divorzile ha una funzione perequativa e assistenziale.
La determinazione di tale assegno va effettuata alla luce della valutazione comparativa delle rispettive condizioni economico-patrimoniali delle parti.
Va dato rilievo al contributo fornito dall’ex coniuge più debole alla conduzione familiare, alla formazione del patrimonio comune e personale, in relazione alla durata del matrimonio, alle potenzialità reddituali future ed all’età dell’avente diritto.
Avv. Maria Capozza