Festa della Divina Misericordia 2020

« Desidero – ha detto Gesù – che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori » (Diario, p. 440).
L’importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa.
« In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita – ha detto Cristo – questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene » (Diario, p. 235)
« In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. (…) Nessun’anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto » (Diario, p. 441)
Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione.
Papa Francesco ci chiede: “non pensiamo solo ai nostri interessi, agli interessi di parte. Cogliamo questa prova come un’opportunità per preparare il domani di tutti, senza scartare nessuno: di tutti. Perché senza una visione d’insieme non ci sarà futuro per nessuno. Oggi l’amore disarmato e disarmante di Gesù risuscita il cuore del discepolo. Anche noi, come l’apostolo Tommaso, accogliamo la misericordia, salvezza del mondo. E usiamo misericordia a chi è più debole: solo così ricostruiremo un mondo nuovo” Omelia del 19 aprile 2020.
Avv. Maria Capozza