Dal 14 Febbraio torna il Segno di Pace
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uno sguardo al posto della stretta di mano
Nel rispetto delle prescrizioni sanitarie vigenti, il Consiglio episcopale permanente ha deciso che da domenica 14 febbraio tornerà il segno della pace nel corso della celebrazione della Messa.
Ci si potrà scambiare la pace guardandosi negli occhi o chinando il capo.
“Secondo i Vescovi – spiega il comunicato finale – può esprimere in modo eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità. Là dove necessario, si potrà ribadire che non è possibile darsi la mano e che il guardarsi e prendere contatto visivo con il proprio vicino, augurando: la pace sia con te, può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale”.
Nella normativa vigente, si ripropone il significato teologico e la sua valenza ecclesiologica quando afferma che il gesto della pace “ha la funzione di manifestare pace, comunione e carità”.
La Institutio Generalis del Messale Romano al n. 82 chiarisce il significato dello scambio di pace: Segue il rito della pace, con il quale Chiesa “implora la pace e l’unità per se stessa e per l’intera famiglia umana, e i fedeli esprimono la comunione ecclesiale e l’amore vicendevole, prima di comunicare al Sacramento” cioè al Corpo di Cristo Signore».
Concetti ribaditi anche dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che, con l’approvazione di Papa Francesco, ha pubblicato in data 8 giugno 2014, Domenica di Pentecoste, la Lettera circolare dal titolo “L’espressione rituale del dono della pace nel rito della Messa”.
Lo studio e l’approfondimento sul significato dello scambio di pace nella celebrazione della Messa era stato disposto da Papa Benedetto XVI nell’Esortazione Apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis al n. 49.1.
Avv. Maria Capozza
Avvocato Rotale Digitale